Vai al contenuto

Capitale dello Stato Stoccarda

Luoghi di interesse

Torre della televisione

Gli abitanti di Stoccarda sono orgogliosi del loro simbolo: La costruzione della torre televisiva sull'Hoher Bopser non è stata priva di polemiche. All'inizio prevalse lo scetticismo, che però scomparve rapidamente quando la torre televisiva fu inaugurata nel 1956.

In caso di bel tempo, i visitatori possono vedere fino al Giura Svevo dal cesto della torre della televisione.

La torre della televisione non è solo uno dei simboli più famosi di Stoccarda, ma vanta anche un record mondiale: è stata la prima torre televisiva al mondo realizzata in cemento armato.

Ma non doveva nemmeno esistere: Quando le trasmissioni televisive furono riprese all'inizio degli anni Cinquanta, a Stoccarda non c'era alcun trasmettitore. La Süddeutscher Rundfunk (SDR) progettò un traliccio in acciaio alto 200 metri. Fritz Leonhardt, un architetto del governo, venne a conoscenza del progetto per caso e convinse i responsabili della SDR che un simile traliccio avrebbe deturpato la posizione elevata di Stoccarda. Al posto di un semplice pilone, venne costruita una torre panoramica con un caffè. I lavori di costruzione iniziarono il 10 giugno 1954 e la torre fu inaugurata il 5 febbraio 1956, dopo un periodo di costruzione di soli 20 mesi.

La torre televisiva di Stoccarda è alta ben 217 metri. Con la sua piattaforma panoramica e le sue strutture di ristorazione, è molto apprezzata non solo dai turisti, ma anche dagli abitanti del luogo. In caso di bel tempo, i visitatori possono vedere fino al Giura Svevo dalla cima della torre. Tuttavia, non svolge più la sua funzione originaria: dal luglio 2006, non è più la torre della televisione a trasmettere il programma televisivo, ma la vicina torre delle telecomunicazioni.

Indirizzi

Torre televisiva SWR di Stoccarda

Questo potrebbe interessarti anche

Spiegazioni e note

Crediti d'immagine

  • Thomas Wagner/Città di Stoccarda
  • Città di Stoccarda
  • Città di Stoccarda
  • Thomas Wagner/Città di Stoccarda
  • Jürgen Pollak/Stuttgart Marketing